23/07/2013

Estate mediterranea. La costa provenzale

D'estate me ne andrò felice
per le terre battute dal sole
in un vento di fresca bruma di mare,
sentirò il canto delle cicale
farsi tappeto sonoro
nel profumo delle piante e dei fiori
che sanno di Paradiso.


Foto scattate a La Ciotat



E succhierò il bianco delle rocce maestose
cattedrali silenti nell'acqua verde e blu
sarò come quei pini che mettono radici e fioriscono nella pietra.


Calanques de Port-Miou e d'En-Vau




Cercherò sempre quel tuo soffio che mi sfugge

Mediterraneo

culla che non mi abbandona
torno a bagnarmi di te...


D'estate sentirò i flutti
infrangersi sulla prua delle barche con cui solcherò cento altri mari
mi basterà chiudere gli occhi
per rivederti ancora
lambire coste selvagge
e sentire la tua onda
arrivare a me da lontano.


Île Verte











15/07/2013

Cronache provenzali. Io e Marsiglia/II

Marsiglia, Marseille, di te mi resta 
quella tela graffiata dalla luce del tramonto sulle barche stanche





un posto nel buio dei vicoli rotti dove lo sguardo cerca traccia di chi è già passato




il tocco delicato delle tue porte e delle finestre da dove arrivano immagini di vita pura
nell'aria che profuma di lavanda e fiori d'arancio, di terra e di mare,
un balsamo per la mia anima errante


Quartiere Le Panier


mi resta lo splendore della luce che a volte ripaga della fatica nel raggiungere certe vette 

la gioia di tre amici che dividono il cibo in un tramonto di spade sottili sul mare


Notre-Dame de la Garde


la bellezza che non si può dire
delle stanze e dei balconi sui tetti
nei sorrisi di Michel e Odile


Photos courtesy of Michel e Odile
Notte sui tetti




l'abbraccio materno del porto al ritorno sull'acqua colorata
un luogo dove attraccare sicuri
riparo dalle burrasche che mi spingono al largo



Le Vieux Port




il sussurro delle fronde nell'ultima notte
nel silenzio delle tue viscere nascoste...







la promessa eterna che tornerò da te
come un marinaio che torna alla sua casa

ogni sera in un luogo diverso.


La Friche Belle de Mai









01/07/2013

Cronache provenzali. Io e Marsiglia/I


Marsiglia, mi sei arrivata addosso subito, fin da quando l'aereo è atterrato su quel mare blu dopo aver sorvolato terre dalle forme perfettamente geometriche; sei arrivata col tuo essere sbilenca, quasi a voler riscattare quella perfezione che ti circonda e che non ti rappresenta. Arrivi coi tuoi odori di volta in volta acri, gentili, piccanti, acidi, amari, dolci, per importi prepotentemente e dirmi che ci sei.
L'impatto è violento. Tu non ami le mezze misure.



Geometrie aliene



Ed allora eccomi, sono pronta, vediamo chi si sfinisce per prima.
Sono un osso duro io, sappilo.
Ti prenderò, anche se mi sfuggi, anche se inventi scorciatoie, se diventi impervia e scontrosa, perché io ti ho vista come sei davvero, non puoi nasconderti ormai.


Giochi di specchi



Già ti sento un poco addolcita mente giungo al Vieux Port dove barche silenziose sostano attraccate come in una deriva perenne che consola e culla, eletta a casa da passi stanchi di andare.





E la mattina mi sorridi coi tuoi colori tenui che mi sono andata a cercare da qualche parte, io che instancabilmente affondo le mani nel torbido 
perché è l'unico modo che conosco per portare a galla qualche piccola pietra liscia 
che quando il sole ci batterà
mi accecherò
ma ne sarò felice






Poi camminando per i campi al tramonto di ritorno alla mia stanza troppo spoglia 
raccolgo un mazzolino di lavanda che mi tiene compagnia
aspettando che il suo profumo riempia ogni spazio 
e scacci ogni pensiero.
Solo voglio inebriarmi della sua essenza
immaginando un campo giallo e viola
dove correre col vento nei capelli
e sentirti già lontana 
ruggire nella tua schiuma dorata.








[to be continued...]








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