17/09/2012

Cinque cose da Madrid

Duecento chilometri di scarpinate dopo, eccomi di ritorno a Lisbona.
Sono reduce da una settimana in quel di Madrid: i primi quattro giorni di dovere sono trascorsi a ritmi forsennati. Sveglia alle sette ed un quarto, presto ritardata fino alle sette e quarantacinque come Fantozzi, avendo subito imparato ad ottimizzare i tempi (tra l'altro il mio fuso interno era settato su un'ora prima, l'ora di Lisbona); colazione al volo -tanto non c'era da stare allegri- e autobus poco dopo le otto per raggiungere il luogo della conferenza, una landa sperduta e deserta come le aride lande della Castiglia possono essere. A pranzo bisognava che facessi le corse in sala mensa per non finire arrostita lungo il breve tragitto perché il sole era davvero impietoso, ed il caffè consumato sotto il tendone effetto serra non dava di certo sollievo.
Ma finalmente giunse il Venerdì, e con esso i tre giorni di piacere, anche quelli comunque a ritmi forsennati! Mancavo da Madrid da molti anni, ed ero curiosa di rivederla, di viverla. 
Perché a Madrid non è che ci sia tanto da vedere parlando di monumenti, ma è una città da vivere nei suoi quartieri, evitando possibilmente la bolgia delle vie centralissime e dedicandosi alla scoperta di piazze e stradine certamente più interessanti.

stazione in ferro di Principe Pio
Luci de La Latina
     Una delle mie piazze preferite, Plaza del dos de Mayo, quartiere Malasaña
Murales nel Barrio das Letras
Piazzetta del quartiere Universidad
             Un angolo...dolce, ancora Malasaña


Ho visto belle librerie disseminate un po' ovunque. Molte abbinavano un angolo degustazione per il vino o permettevano persino di cenare. In una addirittura regalavano un libro per ogni consumazione!
Nel quartiere multietnico di Lavapiés, dove si mischiano la cultura senegalese con l'indiana, la cinese e la sudamericana (specialmente messicana e peruviana), ho avuto modo di visitare la bella biblioteca della "Escuelas Pias", un collegio-chiesa fondato nel 1729 per l'educazione dei bambini poveri, e che venne poi distrutto durante la Guerra Civile. Sulle sue rovine da pochi anni è sorto il centro culturale. Un posto davvero suggestivo, peccato che fossi fuori orario visita ed il custode m'abbia messo un po' fretta con le foto.








































Ed ecco infine cinque cose che mi resteranno di questa città.
Uno. Ho finalmente visto "Guernica". E che meraviglia! Emozionante davvero, con quel bianco e nero strepitoso.

Due. Il carlino è decisamente il cane più diffuso in città, ne incontrerete centinaia! Spesso girano anche in coppia, e ho persino adocchiato un adesivo sagoma sulla vetrina di qualche negozio. Impressionante la densità di questi cani dalla faccia simpatica. E poi si fanno gli affari loro, e questa per me è cosa buona e giusta, specie se sei al parco cercando di prendere un po' di refrigerio.

Tre. Pian piano, dopo secoli di decadenza, i madrileni stanno imparando a fare il caffè. Ho trovato posti dove l'espresso era addirittura Illy, e non era malaccio, ma direi che lo sforzo se lo fanno ripagare a caro prezzo: sono arrivata a sborsare 1.60 euro per una tazzina della preziosa bevanda!






Abbiamo bisogno di riposare. Meno rumore più pulizia
Quattro, quesito esistenziale: come fanno i madrileni a sopravvivere a quei ritmi? Il weekend è davvero all'insegna della movida, non è una leggenda, me n'ero già accorta la prima volta ma ora ho tastato con mano, avendo preso una pensioncina in un quartiere super richiesto alla sera. Diciamo che il fine settimana di un madrileno medio  si svolge così: in piedi verso le due, per strada a partire dalle quattro con aperitivo per inaugurare i festeggiamenti a suon di tapas e birre, cena alle undici e così via con tapas e birre fino alla mattina dopo, senza sosta. Io ho alzato bandiera bianca sempre molto presto per i loro standard (al massimo ho fatto le 2), e, dopo la prima notte quasi insonne, ho dovuto procurarmi il kit di sopravvivenza madrilena: un bel paio di tappi isolanti per orecchie. Indispensabili.


Cinque. E fu così che scoprii la cucina basca: divina! Lassù preparano centinaia di pintxos, degli stuzzichini ottimi nonché molto coreografici coi quali impazzire. I miei preferiti sono stati quello con pomodoro fritto, brie e uovo di quaglia (che in un altro contesto non sarei mai riuscita a mangiare, avendo un rapporto difficile con i pennuti che non siano galline e polli) e delle buonissime croquetas di formaggio che si scioglievano in bocca, oltre che essere deliziosamente servite in una carinissima cestina.
In generale comunque si riesce a mangiare molto bene e anche cose molto variegate, crostacei e pesce freschissimo ovunque. Eppure la città dista ben 400 chilometri dal mare, ma possiede il mercato del pesce più grande di tutta la Spagna.
Ecco due mercati gastronomici per gourmet: Mercado de Sant Anton, nella Chueca, dove ho mangiato i pintxos delle foto qui sotto, ma dove si possono gustare delizie da tutto il mondo nonché farsi cucinare in terrazza i prodotti acquistati al piano di sotto, e il famosissimo Mercado San Miguel in zona Plaza Mayor,  ottimi prodotti ma decisamente affollato e caotico, quindi io ho preferito il primo, perché tra l'altro è frequentato molto di più da gente locale rispetto al secondo, pieno zeppo anche di turisti.






















Madrid è una città da vivere a mille, è giovane e dinamica, moderna ed aperta.

Maglietta in vendita nel quartiere Chueca

Da evitare in estate, perché il caldo non risparmia nessuno. Persino ora è dura uscire durante il giorno, quando dall'asfalto si sprigiona il calore accumulato nelle ore torride.
Ho i piedi consumati dal troppo camminare, nonostante in città vi sia una rete di metro molto capillare, con ben dieci linee -che però s'intersecano poco. Ma sono sottigliezze.
Se ci andate l'importante è che non vi scordiate i tappi per le orecchie: vi salveranno la vita!


Ps. Grazie a tutti per i commenti affettuosi al post precedente, mi avete fatto compagnia e riscaldato il cuore!











28 comments:

  1. le tue foto sono come sempre strepitose e, unite ai tuoi racconti, regalano ogni volta la bellezza della scoperta che ogni viaggio puo' riservare, gracias ;)

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  2. Bellissimi i murales! Quello in alto a sinstra assomiglia a Lucio Dalla!
    Quest'estate ho conosciuto una giovane donna madrilena che mi ha detto tante cose interessanti della sua citta'. Lei ama Madrid ma preferisce Barcellona ed il motivo e' stato questo: se ti trasferisci a Madrid trovi subito persone con cui uscire ma queste saranno sempre conoscenti e difficilmente amici, se ti trasferisci a Barcellona sara' estremamente difficile conoscere persone nuove ma una volta fatti degli amici questi resteranno nella tua vita per sempre. Interessante no?

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    1. Belli, vero? A me piace molto "Blues oscuro casi negro", una parafrasi del film di Arévalo? (Azul oscuro, casi negro).
      Interessante la questione amicizie, tra l'altro il caso Madrid mi ricorda quello che mi dicono le mie amiche che hanno vissuto in UK (Inghilterra). Tu ti ci ritrovi o in Irlanda è diverso?

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    2. Non so, dipende da cosa dicono le tue amiche dell"Inghilterra. Che e' piu' vicina al caso Madrid o a quello Barcellona?

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    3. dicevo che il caso Madrid mi ricorda quello che mi dicono le mie amiche dell'Inghilterra...:)

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    4. Ahhh ok, ora ho capito... pero' ugualmente non ho una risposta! Io ho sempre avuto tante conoscenze e pochi amici ma credo che dipenda dal mio carattere piuttosto che da quello di chi mi sta intorno

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  3. Bello, ci tornerò prima o poi, a Madrid. La prima (e unica) volta in cui ci sono stata era nel '92. Mi sembra che si giunta l'ora di rivederla, no? E pure tu mi hai fatto venir voglia..

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    1. Sì, credo che siano cambiate molte cose da allora, soprattutto sei cambiata tu, e quindi vale sicuramente la pena rivederla!
      Orsù dunque organizza questa trasferta :)

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  4. mi piacerebbe tantisismo visitare madrid...ma prima verro' a lisbona a cercare el sardine il giorno di sant'antonio!
    qua in francia -svizzera il caffe' fa schifissimo (acqua nera) e va da 1 euro e 80 a 2 euro 50 :-(

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    1. quando verrai a Lisbona saranno le sardine a cercare te...e trovarti eheheh!
      a Madrid ancora si trova l'acqua nera e costa pure 1.40 euro, io sono andata apposta dove ho visto la scritta "Illy" per testare :)

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  5. Che bella Madrid.. ci sono stata l'ultima volta un anno fa, in un incontro a meta' strada col mio lui... Grande nostalgia, nonostante la varicella. Bacino al pancino.

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    1. Wow, la città di un incontro a due...dev'essere bella per forza!
      RIcambio il bacino :)

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  6. Ah, quante cose familiari! Adoro Madrid, e Guernica, e i baschi (uno in particolare, ricordo passionale dei miei vent'anni) e la loro cucina!

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    1. Interessante, allora avrai conosciuto bene la loro cucina...
      I baschi non so perché secondo me hanno qualcosa in comune coi sardi, sono un popolo a parte, e poi hanno tutti quei suoni strani :D

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    2. Uh, sì, ho un ricordo meraviglioso di San Sebastiàn, dei suoi pintxos (ah, si scrive così?) e dei frutti di mare più buoni del mondo. Il mio basco però era alto e biondo!

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  7. Cara Elle andare a zonzo con te è piacevole,rilassante e non devo nemmeno usare i tappi...mi godo la città con gli occhi e con le tue parole,tutta tranquilla al mio pc!Capisco il cartello alla finestra,avrei dovuto metterlo alla finestra di Bossolaro street two,in quel di Pavìa.
    Grazie anche per le foto appetitose!Un abbraccio,Rita.

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    1. E' bello portarvi a spasso! E senza tappi è ancora meglio :)
      Quindi anche in Bossolaro street servivano! Beh, è centro centrissimo! Però ad una certa ora dovrebbero abbassare i volumi in centro come in periferia. Mi sa che i tappi li userò anche qua: non abito in centro ma ho un bar dello sport davanti casa dove certe sere si crea un casino incredibile. La cosa difficile è prevedere quando, mentre Madrid è una garanzia in quel senso!
      Per me quei pintxos (e tanti altri che non ho fotografato) erano una delizia anche per gli occhi, oltre che per la panza.

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  8. Complimenti per le foto e per il reportage, mi hai fatto venire voglia di ritornare a Madrid! =)

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    1. Ciao e benvenuta! Grazie, il mio intento era proprio quello :D
      (Nella vita precedente ero una promotrice turistica).

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  9. pure io ero a Madrid!!!!! Una citta che adoro e che frequento ormai da 5 anni ,i miei figli studiano li,e ogni volta mi portano a scoprire posti nuovi.Le foto sono bellissime, ciao e tanti auguri Cristina

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    1. Grazie bis Cristina! Anche tu eri nella bolgia allora!

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  10. hai aumentato la voglia che avevo di andarci.
    bellissime foto, come sempre.
    non vedo l'ora di rivederti!!!

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    1. Organizzati, allora, è così vicina, manco ti siedi nell'aereo e devi già riscendere.
      Sei tornata alla base sana e salva? Vediamoci nel weekend!

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  11. vabbè quelle foto di cibo m'hanno stesa :)

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    1. Ihih, mi fece lo stesso effetto la visione dal vivo!

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  12. Ancora informazioni!! Bello bello bello.
    Sei così brava a raccontare, da sentire di averle giù un pò percorse quelle strade.
    Guernica per me, è fonte di grandi ricordi.
    Mio padre ne aveva una copia in casa sua, proprio sopra il tavolo da pranzo. Difficilmente riesco a scindere le due cose e forse, nemmeno voglio farlo.
    Sarà emozionante vedere l'originale. E in quel momento pensare a lui, un pò più intensamente, se possibile!!
    Ti scrivo presto.

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    1. Uh, ero proprio in forma, camminavo su una nuvola nonostante il caldo torrido.

      Sì, dal vivo Guernica fa un certo effetto, anche su di me che non sono una picassomane ;)

      Per te avrà di sicuro tutto un altro sapore.

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Dimmi pure.

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